Tick

La checklist per la migrazione verso il cloud: non dimenticare la connettività

Sono sempre più numerose le aziende che stanno spostando i propri workload sul cloud, ma pianificare la migrazione è complesso e la connettività è un elemento chiave da considerare per una migrazione di successo.

Secondo Cisco, entro il 2021, il 94% dei workload e delle istanze di calcolo sarà processato da data centre nel cloud.

La migrazione è guidata da diversi servizi e applicazioni, in particolare dai sistemi ERP (Enterprise Resource Planning). Un recente sondaggio effettuato su 300 clienti SAP ha evidenziato che i modelli di distribuzione stanno cambiando e il 72% si sta già spostando verso il cloud.

Migrando al cloud, i clienti possono sfruttare la flessibilità, la scalabilità, la produttività e le funzionalità avanzate offerte appunto dal cloud, riducendo al contempo la necessità di apparecchiature on-premise relativamente costose. Ma la migrazione verso il cloud non deve essere presa alla leggera e le aziende sono comprensibilmente diffidenti quando si tratta di migrare i sistemi aziendali, che sono alla base della loro attività.

Anziché acquistare una capacità di rete eccessiva o migrare con le impostazioni di rete esistenti, le aziende possono scegliere una connettività on demand, sicura e a bassa latenza che faciliterà tutto il processo e sarà il fondamento di qualsiasi migrazione cloud. Con così tanti aspetti da considerare, è facile relegare la connettività in fondo alla lista o immaginare che questo aspetto della migrazione possa essere facilmente preso in considerazione all’ultimo. Un simile approccio rischia di mettere a repentaglio l’intera migrazione. Ecco perché abbiamo stilato questa check list, per fare in modo che la migrazione al cloud avvenga nelle migliori condizioni possibili.

Rapporto IDC, aprile 2019

Scarica la tua check-list della connettività