Colocation: un’opportunità anche per il big data
Published by Make Do on April 3, 2013
Il fenomeno dei big data, analizzato da diverse prospettive, emerge come una delle grandi sfide del decennio per le aziende e i relativi dipartimenti IT. Gartner stima in 8 miliardi gli apparecchi oggi attivi e in circolazione, in grado di generare potenzialmente a livello globale un flusso di dati come mai accaduto prima.
Secondo una recente indagine sul tema dei Big Data, l’82% dei dipendenti delle organizzazioni europee pensa che il proprio modo di lavorare attuale, che prevede la gestione di enormi quantità di informazioni provenienti da diverse fonti, impedisca di raggiungere i livelli di efficacia e di efficienza ottimali. La gestione delle grandi moli di dati appare inoltre come il principale fattore di ostacolo alla gestione dei processi critici, distogliendo la concentrazione dalle attività legate al business.
Normalmente, i maggiori ostacoli che le aziende incontrano nel tentativo di far fronte a questo fenomeno sono le difficoltà nell’investire in risorse capex, la mancanza di capacità di storage e, in generale, la mancanza di competenze interne. Spesso, inoltre, le organizzazioni temono che la velocità d’accesso, il processo dei dati e il delivery delle informazioni in loro possesso non sia adeguato alla gestione dei Big Data.
Alle criticità che vengono evidenziate dalle aziende, e ai limiti legati agli investimenti per costruire e mantenere sistemi in-house, può rispondere in maniera completa una soluzione di colocation: da qualcuno semplicisticamente descritta come “high tech real estate”, in realtà la colocation permette anche di affrontare in maniera adeguata temi quali grande volume dei dati, velocità di connessione e sicurezza, con un risparmio dei costi e dei tempi operativi rispetto alla costituzione di un proprio data centre. Inoltre, secondo un modello “pay per use”, l’investimento richiesto è relativo solo allo spazio e all’infrastruttura utilizzata.
Grazie al proprio portafoglio di servizi di rete, Colt è in grado di offrire una soluzione completa di colocation, che permette alle aziende di accedere ai propri dati con la connettività più adatta: rete Internet per l’accesso pubblico e servizi IP VPN o Ethernet per un’ampiezza di banda dedicata privata e protetta.
I data centre Colt, Tier 3 e certificati ISO 27001, offrono i più elevati standard di sicurezza. La configurazione dei rack può essere definita in maniera personalizzata e i doppi circuiti elettrici forniscono un’alimentazione completamente ridondata. La sicurezza è inoltre assicurata da monitoraggi continui della connettività di rete, degli alimentatori e della conformità ambientale; inoltre rigorosi SLA garantiscono copertura completa, includendo valori di disponibilità del servizio e tempi di risoluzione dei problemi.
Per ulteriori approfondimenti sulle soluzioni colocation di Colt: https://www.colt.net/it/it/products-services/infrastructure-hosting/colt-managed-colocation-it-it.htm
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