COLT chiede di definire gli standard per regolamentare il business del cloud computing

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COLT, leader europeo nella fornitura di servizi di comunicazione aziendali, si è unita alla schiera di coloro che richiedono un maggiore e più decisivo avanzamento nella creazione e adozione di standard di settore per il cloud computing. COLT, ora membro dell’Open Cloud Manifesto, ha sottoscritto questa petizione sulla scia del recente annuncio riguardante lo sviluppo della propria business unit di servizi informatici gestiti allo scopo di tutelare ed assistere al meglio i propri clienti attraverso l’offerta di connettività, di applicazioni di utility computing e dei servizi data centre.

Secondo Maggy McClelland, Managing Director di COLT Managed Services (CMS), "Ci sono delle lacune di natura tecnica e normativa negli standard per il cloud computing. È necessario un maggiore impegno e un’attività più intensa per stimolare il consenso su quali siano le procedure ottimali da considerare, specialmente per quel che riguarda gli aspetti che è necessario standardizzare e circa i tempi di applicazione. COLT sostiene appieno lo sviluppo degli standard open cloud, incluso il framework per la certificazione e regolamentazione dei servizi di cloud computing".

Oltre a considerare importante la questione dell’adozione di standard di settore pragmatici e definiti di comune accordo, COLT sostiene che tali standard dovranno risolvere quelle problematiche che le aziende considerano della massima importanza: quali gestione del rischio, conformità, conservazione dei dati, sicurezza e continuità del business. Sempre secondo Maggy McClelland, "Quando si tratta di servizi di cloud computing, il settore è troppo concentrato sulle questioni tecniche e tecnologiche. Sono i problemi aziendali dei nostri clienti che li inducono o impediscono loro di adottare tali servizi ed è quindi indispensabile che la regolamentazione o standardizzazione soddisfi tali requisiti".

COLT è consapevole dei vantaggi che certificazione e regolamentazione possono offrire, avendo ottenuto la certificazione ISO 27001, lo standard per la gestione della sicurezza delle informazioni riconosciuto a livello globale. L’azienda ha potuto constatare quanto un metodo di certificazione comunemente riconosciuto possa essere d’aiuto ai clienti nella scelta sia dei servizi sia dei fornitori. "COLT collabora solo con clienti business, di conseguenza siamo perfettamente a conoscenza degli aspetti che questo tipo di clienti considerano importanti quando devono scegliere un provider di servizi", ha continuato Maggy McClelland. "Il cloud computing aziendale non prevede semplicemente l’acquisto di un servizio commerciale da parte di un cliente, bensì è un mezzo per fornire al cliente un servizio IT gestito consentendogli di cogliere molteplici vantaggi. La certificazione dei servizi di cloud computing consentirebbe ai clienti di effettuare scelte mirate per quanto riguarda i fornitori, nonché una maggiore sicurezza dei dati e delle applicazioni business-critical".

COLT sta conducendo una campagna presso i clienti che utilizzano il cloud computing per richiamare la loro attenzione sui rischi che si possono correre, in fase di outsourcing dei propri dati e delle applicazioni attraverso i servizi di cloud computing, nel caso di scarse informazioni. Secondo quando ha dichiarato Maggy McClelland, "È molto importante che i clienti alla ricerca di un provider di servizi cloud comprendano che, ovunque risiedano i loro dati e qualunque sia il fornitore, essi ne restano i legittimi proprietari e come tali continuano a mantenerne la responsabilità".

Le soluzioni di servizi informatici gestiti di COLT sono erogati mediante un’infrastruttura proprietaria composta da 18 data centre in tutta Europa e 25.000 km di network. Grazie a questa infrastruttura, , COLT può assumersi la completa responsabilità “end-to-end” di sicurezza, affidabilità e continuità dei processi IT e delle capacità di calcolo. I contratti di servizio COLT sono allineati alle esigenze dei clienti e personalizzati rispetto al servizio erogato e non alla tecnologia. La piattaforma di cloud computing aziendale, lanciata nel luglio 2009, consente a COLT di fornire ai propri clienti servizi che danno la possibilità di scegliere come e quando usufruire dei servizi infrastrutturali e applicativi gestiti, oltre a una maggiore flessibilità per ottenere livelli più elevati di efficienza, sicurezza e prestazioni del business.

COLT

COLT è uno degli operatori leader in Europa per le telecomunicazioni della clientela business. COLT è specializzata nel fornire servizi dati, voce e servizi informatici gestiti a PMI, grandi aziende e a operatori tlc. COLT opera in 13 Paesi, possiede e gestisce una rete di 25.000 km, che include reti metropolitane in 34 delle maggiori città Europee con connessioni dirette in fibra in 16.000 edifici, e 18 COLT data centre.

COLT Telecom Group S.A. è quotata al London Stock Exchange (COLT). Informazioni su COLT e i suoi servizi sul sito www.colt.net

Per ulteriori informazioni:

Trimedia
Chiara Rubin – [email protected]
Alessia Cuppini – [email protected]
tel. 02 76001633

COLT

Elisabetta Borghi – [email protected]
tel. 02 30333 239

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Make Do

01 September 2009

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