Moda e Made in Italy: la tecnologia Colt su misura

Published by Make Do on August 26, 2021

Si è recentemente conclusa la settimana della Moda, tuttavia il tema della crescita per le aziende del Made in Italy, in particolare dei settori Moda & Lusso e Casa & Design, è sempre centrale per il Sistema Italia alla luce delle nuove opportunità offerte dai mercati esteri, soprattutto emergenti. Con un ottimo posizionamento competitivo, una naturale vocazione all’export e una buona capacità di resistenza alla crisi, le società del Made in Italy si confermano essere, ancora una volta, uno dei più importanti motori di crescita del nostro Paese, contribuendo positivamente al saldo commerciale italiano e continuando a realizzare importanti piani di investimento a beneficio dell’intera filiera di produzione. Un recente studio condotto da Deloitte evidenzia come nella classifica mondiale delle 75 aziende operanti nel segmento gran lusso, l’Italia con ben 23 aziende presenti risulti il Paese più rappresentato nonostante le ridotte dimensioni delle imprese stesse. Il lusso infatti è un settore in continua crescita anche in prospettiva: si stima, infatti, che gli acquirenti nel comparto raggiungeranno i 330 milioni nel 2013; 400 milioni entro il 2020 e 500 milioni dal 2030 (Bain &Co), e si stima che entro il 2019 l’abbigliamento guiderà le esportazioni del Made in Italy, con un giro d’affari stimato di 4.7 milioni di euro (Centro Studi Confindustria). Risulta quindi dalla classifica che l’Italia è tuttora il “miglior” Paese (davanti alla Francia) per la produzione di abbigliamento, accessori e gioielli (Boston Consulting Group – Fondazione Altagamma).

A caratterizzare questo mercato vi sono importanti drivers quali la forte spinta verso l’Export con la continua necessità di delocalizzazione ed espansione internazionale per avvicinarsi ai mercati emergenti, spinta guidata in parte dalla necessità di rispondere alla crisi interna. A questo segue un’esigenza di forte capillarità distributiva accompagnata dalla crescente necessità di integrazione nella gestione dei dati e standardizzazione dei processi per rendere più efficiente l’intera supply chain. Infatti, la maggiore competitività che caratterizza lo scenario globale attraverso strategie di diversificazione dei mercati e dei prodotti, ha come risultato che le aziende della moda devono gestire catene di valore più lunghe e distribuite che tuttavia mantengano intatta l’unicità del Made in Italy: per farlo bene devono adottare un’infrastruttura tecnologica solida e flessibile al tempo stesso.

In sintonia col quadro delineato, la Ricerca Tech Deficit commissionata da Colt testimonia proprio il divario tecnologico esistente in molte aziende italiane: solo il 23% dei CIO italiani interpellati crede che l’attuale infrastruttura tecnologica sia idonea a sviluppi futuri mentre la grande maggioranza dei CIO (il 73%) vede crescere il gap a causa di asset tecnologici obsoleti, non adatti a fornire servizi flessibili che rispondano alla domanda futura. Più preoccupate le grandi aziende (79%) rispetto alle PMI (66%).

Il 64% dei CIO italiani crede che la semplificazione e l’automazione dell’infrastruttura tecnologica sia la strada migliore verso l’adeguamento necessario e più della metà degli interpellati (56%) reputa che il successo dell’azienda sia legato all’innovazione di prodotto o servizio (la media europea è leggermente inferiore).

L’utilizzo di un modello basato sul servizio è destinato a diventare sempre più importante nei prossimi due anni, con una previsione di crescita di Infrastructure-as-a-Service, Software-as-as-Service e data center colocation rispettivamente del 52%, 55% e 33%. La ricerca evidenzia anche una tendenza verso un maggiore consolidamento dei fornitori e dei partner strategici, con il 63% degli intervistati che dichiarano di vedere benefici in un modello di fornitore unico che offre una gamma di diverse opzioni di servizio IT e infrastrutture.

In questo contesto, Colt può vantare significative esperienze con i più grandi gruppi al mondo nell’industria della Moda per i quali si è rivelato essere il partner tecnologico ideale, per affiancare queste imprese verso una migliore razionalizzazione delle risorse interne, attraverso la creazione di sistemi che garantiscano una maggiore integrazione di dati e la standardizzazione delle procedure e processi produttivi, e una piattaforma scalabile con operatività 24/7, in grado di seguire i picchi stagionali tipici del settore della Moda e di sostenere la crescita delle attività. Come?

Con una presenza in 22 paesi europei, Colt può contare su oltre 47.000 Km di fibra ottica proprietaria, 42 Man metropolitane, 20 data center indipendenti, oltre a 3 data center in Asia, con 9 piattaforme Cloud di classe Enterprise, ed è in grado di fornire una vasta gamma di servizi per la connettività e per le soluzioni IT dedicate alle imprese. Dalla connettività alle soluzioni di Disaster Recovery, ai progetti di Cost Efficieny e di ottimizzazione del business, fino a soluzioni Cloud. Da più di 20 anni Colt supporta tecnologicamente le aziende che intraprendono il percorso di crescita sui mercati esteri, aiutandoli nell’attuazione delle loro strategie di internazionalizzazione.

Questo è la dimostrazione di come il settore IT possa trasformarsi in un elemento davvero abilitante per l’impresa. Sempre più spesso incontro clienti che privilegiano l’ottimizzazione di attività e processi rispetto alla gestione delle infrastrutture per offrire alle loro aziende i migliori servizi possibili. Quest’approccio ai servizi IT “a consumo” riguarda tanto gli aspetti commerciali e le componenti di servizio quanto le tecnologie sottostanti. Pur non essendo la tecnologia il core business di queste aziende, il ruolo svolto dai sistemi informatici si sta evolvendo (anzi si è già evoluto!) da semplice supporto a vero e proprio fattore abilitante delle strategie di business stesso. A titolo di esempio, concetti come “l’impresa estesa” o la “rete aziendale” che sostengono il rapporto tra la società stessa e tutti suoi stakeholder, sono diventati sempre più reali e potenti grazie all’uso corretto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per non parlare dello sviluppo delle opportunità di e-business ed e-commerce, che stanno diventando sempre più importanti per le aziende della moda/lusso high tech.

I Responsabili dei Sistemi Informativi così come i Direttori Operativi e, in generale, i decision maker del settore IT, si trovano a fronteggiare le esigenze di infrastrutture sempre più complesse ma flessibili, scalabili capaci di supportare la dinamicità del business. Colt ha la capacità, gli asset materiali (professionisti, soluzioni di rete dati/voce e data center) e finanziari per supportare questa trasformazione. Per i nostri Clienti la gestione delle infrastrutture non è più un problema, ma è una commodity a supporto delle esigenze mutevoli del business: ho in mente quello che oggi stiamo facendo a supporto del comparto Made in Italy in giro per il mondo e soprattutto in Asia.

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