Scarsa conoscenza e confusione inibiscono l’adozione del cloud computing
Secondo un rapporto pubblicato da COLT, leader europeo nella fornitura di servizi di comunicazione aziendali, il tasso di adozione del cloud computing è direttamente proporzionale alla conoscenza dei servizi basati su questa tecnologia. Di pari passo con l’aumento della conoscenza in materia di cloud computing, crescerà in maniera esponenziale il tasso di adozione di questi servizi basati su Cloud. La ricerca indica che il 77% dei CIO che hanno familiarità con questa tecnologia stanno attualmente valutando, hanno già adottato o stanno per ricorrere all’uso di servizi di cloud computing.
Nel rapporto di COLT, basato su una ricerca condotta da Portio, società di ricerche internazionale, presso CIO e responsabili decisionali in ambito IT di 13 paesi europei, è inoltre emerso che i livelli complessivi di familiarità con questo termine restano ancora bassi, considerando che il 56% degli intervistati ha dichiarato di non avere una conoscenza approfondita del cloud computing. Il settore pubblico si colloca ai livelli più bassi in termini di familiarità con questi servizi: solo il 37% dei responsabili IT afferma, infatti, di conoscere questa tecnologia.
Maggy McClelland, Managing Director di COLT Managed Services ha dichiarato: "Questa ricerca dimostra chiaramente che per molti decision maker in ambito IT, il cloud computing costituisce già parte integrante delle proprie strategie, tuttavia si può dire che sia un dato critico che il 56% degli intervistati abbia dichiarato di non possedere una conoscenza approfondita di questa tecnologia. Si parla molto di cloud computing in termini sensazionalistici e tutto ciò potrebbe confondere la realtà dei fatti. Solo i consulenti attendibili hanno il compito di informare CIO e responsabili decisionali in materia di IT circa i potenziali vantaggi del cloud computing. E’ chiaro quale sia il vantaggio di cogliere questa opportunità: la crescita esponenziale dei servizi legati al cloud computing si realizzerà, ma solo se il settore sarà in grado di fare quei passi significativi necessari a migliorare i livelli di conoscenza dei i responsabili IT".
COLT ha adottato e sta promuovendo la definizione di cloud computing emessa dal National Institute of Standards and Technology (NIST), ed è convinta che la disponibilità di standard di settore sia fondamentale per l’attività di informazione dei CIO in materia. Maggy McClelland ha commentato: "Il cloud computing è destinato sicuramente a crescere, ma affinché il settore possa sviluppare e mantenere credibilità, gli operatori di questo mercato devono garantire la condivisione degli standard operativi.La definizione degli standard e il consenso su ciò che rappresentano le prassi ottimali contribuiranno a fornire una maggiore credibilità nel mercato. Questo servirà anche agli operatori di servizi come base su cui creare messaggi semplici e trasparenti, che dovranno basarsi sui vantaggi per il business che derivano dall’adozione di questi servizi, anziché contribuire a creare ulteriore disinformazione rispetto al gergo tecnico che attualmente domina il settore: ciò significa un passo fondamentale verso la maturità del cloud computing".
Le soluzioni di servizi informatici gestiti di COLT si basano sulla propria infrastruttura che abbina 25.000 km di rete e 19 data centre in tutta Europa. Questa infrastruttura consente a COLT di assumersi la completa responsabilità finale di sicurezza, disponibilità e continuità delle capacità di elaborazione e dei processi IT. I contratti di servizio COLT sono allineati alle esigenze dei clienti e personalizzati in base alla fornitura dei servizi, non alla tecnologia. La propria piattaforma di cloud computing aziendale, lanciata nel luglio 2009, consente a COLT di fornire servizi che daranno ai clienti la possibilità di scegliere come e quando usufruire dei servizi infrastrutturali e applicativi gestiti, oltre a una maggiore flessibilità per ottenere livelli più elevati di efficienza, sicurezza e prestazioni del business.
Informazioni sulla ricerca
La ricerca di Portio ha preso in considerazione società che hanno valutato e adottato il cloud computing, nonché le unità che dopo averlo valutato l’hanno rifiutato. Lo schema della ricerca prevedeva di interpellare i CIO e le loro controparti per raccogliere opinioni sui diversi aspetti del cloud computing.
Il sondaggio è stato condotto tra i CIO e le controparti tra agosto e settembre 2009 in 13 paesi europei.
Il risultato si basa su contatti telefonici e online condotti con 352 intervistati che hanno indicato di essere coinvolti nelle decisioni di acquisto di tecnologia nelle proprie organizzazioni. All’interno del gruppo di intervistati, il 65,3% era costituito da professionisti di primo livello, quali CIO, CTO, S/VP–IT e Head–IT, responsabili di funzioni IT direttamente subordinati al CEO o al proprietario dell’azienda. Il rimanente 34,7% era composto da un misto di intervistati di livello 2 e 3, ad esempio professionisti subordinati al Responsabile IT o che fanno parte del team.
A parte i due principali settori – servizi professionali (51%) e settore finanziario (27%) – sono state condotte interviste anche presso i media (10%) e nel settore della pubblica amministrazione, incluso il settore dell’istruzione (12%). È stata inoltre mantenuta una separazione rappresentativa in cinque aree europee: Europa occidentale (32%),Europa meridionale (32%), Regno Unito/Irlanda (20%), Europa settentrionale (8%) ed Europa centrale (8%). Nelle cinque aree geografiche sono stati coinvolti i seguenti paesi:
• Europa occidentale – Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi
• Europa meridionale – Spagna, Portogallo e Italia
• Europa settentrionale – Svezia e Danimarca
• Europa centrale – Austria e Svizzera
• Regno Unito/Irlanda
COLT
COLT è uno degli operatori leader in Europa per le telecomunicazioni della clientela business. COLT è specializzata nel fornire servizi dati, voce e servizi informatici gestiti a PMI, grandi aziende e a operatori tlc. COLT opera in 13 Paesi, possiede e gestisce una rete di 25.000 km, che include reti metropolitane in 34 delle maggiori città Europee con connessioni dirette in fibra in 16.000 edifici, e 19 COLT data centre.
COLT Telecom Group S.A. è quotata al London Stock Exchange (COLT). Informazioni su COLT e i suoi servizi sul sito www.colt.net
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