Perché sia l’uomo che la macchina sono essenziali per il trading nel Fixed Income?
di Andrea Deli, Client Director Capital Markets South Region di Colt
Non ci sono dubbi che il trading, in tutti gli ambiti , si stia muovendo inesorabilmente verso il completo utilizzo dei supporti elettronici (elettronificazione). Non è una questione di se, ma piuttosto di quando. I mercati equities e ForeX hanno già passato questo punto di svolta, mentre il prossimo sulla lista sarà il mercato dei Fixed Income. Celent ha stimato che, entro la fine dell’anno, oltre il 50% del trading nel Fixed Income sarà elettronico.
La regolamentazione è il volano per l’utilizzo di supporti elettronici da parte dei mercati a reddito fisso. Secondo la Direttiva dell’Unione Europea MiFID, esistono esigenze in merito alla reportistica post-trade, alla trasparenza, alla qualità di esecuzione e/o alla migliore esecuzione ed al tracciamento dei dati, che vengono soddisfatte con più facilità attraverso l’impiego di piattaforme informatiche. La ricerca di liquidità sta inoltre accelerando il ritmo del cambiamento. Una recente ricerca di Charles River ha rivelato che il 53% dei trader del mercato Fixed Income vedono nella ricerca e nell’accesso alla liquidità la più grande sfida da affrontare. Le nuove piattaforme elettroniche offrono ai trader la raggiungibilità a mercati e dati che erano inaccessibili prima dell’arrivo dell’e-trade.
La maggior parte del trading Fixed Income avviene sul mercato secondario e coinvolge le cosiddette vanilla options che sono relativamente semplici da eseguire. E’ quando si passa a prodotti più complessi che la completa elettronificazione potrebbe non essere la risposta giusta. Mentre l’elaborazione dei dati di mercato, il clearing ed il settlement sono perfetti per il commercio elettronico, l’esecuzione potrebbe non esserlo sempre.
Le transazioni più complesse e gli strumenti ‘meno liquidi’ avvengono ancora a voce: FOW stima che il 50% dei bond di stato americani e l’80% dei mercati del credito e dei bond societari vengono ancora scambiati telefonicamente. Sebbene i progressi tecnologici e le spinte normative porteranno a maggiori scambi elettronici, ci sarà sempre spazio per la voce. Se da un lato le piattaforme di e-trading stanno velocemente diventando la ”regola”, dall’altro c’è ancora bisogno della supervisione umana per preservare l’integrità del mercato, in termini di conformità sia tra i partecipanti del mercato sia tra le autorità di regolamentazione.
Di conseguenza, lo spostamento verso un commercio elettronico, seppur positivo, non sarà sempre l’opzione migliore. Molte transazioni Fixed Income complesse si realizzano unicamente OTC (Over the Counter) e alcune controparti preferiscono fare affari telefonicamente. Per questi motivi, la voce manterrà sempre una sua dimensione.
Inoltre, i clienti vorranno sempre qualcuno con cui parlare, per avere un contatto con il mercato o per spiegare la propria strategia, così come un asset manager spesso preferisce ascoltare a voce l’analisi di un’azienda.
Cercare di portare indietro l’ondata di elettronificazione nel Fixed Income è inutile data la sua capacità di favorire la trasparenza e la conformità. Semplicemente, il peso normativo è eccessivo ma, nonostante ciò, l’interazione umana non può essere completamente automatizzata.
I trading desk di successo saranno quelli che comprenderanno che nei mercati azionari ci sarà sempre spazio per l’uomo, oltre alle macchine.